No, da Emanuel no

Una mia amica, forse la più grande storica di Israele in Italia, mi diceva alcuni giorni fa che la nomina di Rahm Emanuel voleva dire una sola cosa: che Obama aveva, in lui, la garanzia di non poter essere attaccato per una politica più critica verso Israele. L’attacco, però, è ora diretto a Rahm Emanuel, che ha ricevuto una lettera dal leader di uno dei partiti religiosi israeliani, l’Unione Nazionale, Yakoov Katz, che ha ammonito il capo di gabinetto dell’amministrazione statunitense di non dimenticare… le sue origini ebraiche e israeliane. Una sottilineatura che, semmai, rischia di mettere in serio imbarazzo Rahm Emanuel, cittadino americano, e cittadino americano in un posto di seria e alta responsabilità. Che dunque deve rispondere, suppongo, al suo interesse nazionale.

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